Perché non devi cambiare periodicamente password sui social

Perché non devi cambiare periodicamente password sui social

Off Di admin0804

Questa non è una guida, ma una contro-guida, il che non la rende meno “guida”, anzi.

C’è una convinzione, diventata quasi un dogma, assolutamente non dimostrata e di fatto indimostrabile circa la necessità di cambiare password di accesso ai social frequentati. Una colossale bufala. Spiego perché.

1. Ogni social – da Facebook a Twitter, passando per Linkedin, quelli seri, per intenderci – ti manda una mail nel caso qualcuno stia brevettando la sua abilità di hacker in erba bucando la barriera della tua privacy. A me è successo proprio oggi, qualcuno è penetrato sul mio account Twitter, e subito il social mi ha avvertito, cambiata password, in questo caso per caso realmente accaduto, e di nuovo in pista. Dunque, se fa tutto il social, perché rimanere attaccati alla palestra del cambia-password-così-nessuno-ti-frega? Fatica inutile, tempo sprecato, che potresti usare per fare cose ben più costruttive.

2. Diciamo la cruda verità: se una pattuglia di hacker russi vogliono penetrare nel tuo mondo social o nella tua mail, non c’è password mutata freneticamente che tenga, sei fregato/a. Fattene una ragione e reincornicia sia il senso di sicurezza assoluto sul Web – che non c’è, perché non c’è nella vita -, sia il terrore cronico, perché take it easy, se il tuo karma è in mano agli hacker, alle brutte, ti ricompri la macchina, o la mandi da un mago del pc, che forse la sfanga a fartela rimanere in vita. Tutto qua. Goditi il viaggio, insomma.

3. In Rete tutto è memorizzato e la memorizzazione di tutto, dati di tutti gli esseri viventi nell’orbe terracqueo, sta diventando un fiorente business, quindi, cambia pure quello che vuoi, tanto non serve a niente. In generale, dico: cambia password e dati di accesso alla tua carta di credito; alle newsletter di trading; al sito dove fai trading…non serve a niente, è tutto impresso nella memoria della Grande Madre Rete. Non è fatalismo, è realismo. ripeto: goditi il viaggio e smetti di fare il fico pensando che stare 18 h al dì sul pc non abbia conseguenze non solo sul tuo stato di salute, anche psichica, ma anche sulla sicurezza della tua privacy. Ce le ha, eccome. Saperlo dovrebbe già farti stare meglio. Dovrebbe.

Raffaele Iannuzzi