Nuovo digitale terrestre, la nostra tv è compatibile?

Nuovo digitale terrestre, la nostra tv è compatibile?

Off Di Giada Fiordaliso

È in arrivo un nuovo digitale terrestre, che andrà a sostituire quello vecchio. La notizia sta destando confusione e molti si chiedono se il proprio televisore sarà compatibile con la nuova versione. Per rispondere, sarà molto utile analizzare i vari dettagli riguardanti il funzionamento del nuovo digitale terrestre. Inoltre, sarà utile anche analizzare le differenze tra il primo e quello vecchio.

Per chi non avesse mai sentito l’espressione “digitale terrestre”, questa indica un’evoluzione tecnologica ideata negli ultimi anni, in grado di evitare la presenza di interferenze all’interno del segnale TV. In questo modo, usufruendo del digitale, non saranno presenti abbassamenti della rete né disturbi. Inoltre, usando questo sistema, si è potuto anche moltiplicare il numero dei canali disponibili.

La TV digitale terrestre viene chiamata “DTT”, anche se ora si dovrà apprendere una nuova sigla: quella del nuovo digitale terrestre, il DVB-T2.

Nuovo digitale terreste: che cos’è

A breve tutti dovranno sostituire il vecchio digitale con quello nuovo. In realtà, c’è chi parla anche di una possibile compatibilità, ma solo con certi televisori. Per capire tutto questo, si può definire cosa si intende con “nuovo digitale terrestre”. Innanzitutto, la sua sigla è “DVB-T2” e a quanto pare, uscirà dal 2020. Questa novità è dovuta alla presenza di una nuova rete, chiamata “5G”. In poche parole, si tratta di una sorta di segnale più potente. Inoltre, sarà in grado di offrire più vantaggi rispetto a quello vecchio, come qualità perfetta delle immagini.

Nuovo digitale terrestre: caratteristiche

Il nuovo sistema chiamato “DVB-T2” è stato deciso dall’Articolo 89 relativo alla legge di bilancio del 2018. Quest’ultima infatti, si è occupata di gestire la compatibilità tra i dispositivi e la nuova rete 5G. La legge ha stabilito che tutte le emittenti TV dovranno trasmettere i canali sulla nuova banda: la 5G, appunto. È stato anche deciso che il tutto dovrà avvenire entro il 2022 ed entro quell’anno infatti, qualsiasi TV dovrà essere compatibile con la nuova banda. In alternativa, dovrà essere già stata sostituita.

Nuovo digitale terrestre: le date e le zone

Non esiste un’unica data per la diffusione in Italia del nuovo sistema digitale terrestre. Il Governo infatti ha stabilito diverse scadenze, una per ogni regione italiana. Per quanto riguarda Sardegna, Campania, Toscana, Umbria, Lazio, Liguria, il cambiamento avverrà dal 1° gennaio al 31 gennaio 2020. Per la Lombardia, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Piemonte, dal 1° giugno al 31 dicembre 2020. Per la Lombardia però, si deve escludere il territorio di Mantova e Provincia.

Il nuovo digitale terrestre dovrà essere installato ovviamente anche in Reggio Calabria e Sicilia e per queste due regioni, la data va dal 1° gennaio al 30 giugno 2021.

Per Veneto, provincia di Mantova, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Basilicata, Abruzzo, Puglia, Marche, dal 1° settembre al 31 dicembre 2021.

Nuovo digitale terrestre: come capire la compatibilità

Uno dei dubbi che sta affliggendo proprio ultimamente diversi utenti è chiedersi se la propria TV è compatibile con il DVB-T2. Per capirlo, basterà sintonizzarsi su un canale HD. Per fare un esempio, si potrà cercare il numero 501 oppure il 505. Questi canali corrispondono rispettivamente a “Rai Uno HD” e a “Rai Due HD”. Se si vedranno, allora questo significherà che il proprio televisore è compatibile con il nuovo digitale terrestre. In caso contrario, si dovrà agire per adeguarsi alla novità.

Nel caso la propria TV risultasse non adatta, fino al 2020 si può stare tranquilli. Per alcune regioni, si potrà aspettare anche il 2021, come accennato. Dopo un certo periodo però, sarà necessario adottare misure sostitutive. Questo perché si verificherà lo “switch off”, ovvero lo spegnimento. Il verbo infatti significa “spegnere” in inglese e significa che tutte le trasmissioni non si vedranno più. Di conseguenza, servirà per forza il sistema DVB-T2.

Nuovo digitale terrestre: altro metodo per la compatibilità

Un altro modo per capire se la TV che si possiede sarà compatibile con il nuovo sistema, è quello di ricordare l’anno di acquisto. Ad esempio, in alternativa, è possibile leggerlo se si possiedono ancora delle vecchie istruzioni o la scatola della TV. Se il televisore sarà del 2017, potrà andare bene e non si dovrà svolgere alcuna azione per sintonizzarlo sulla banda 5G. Il tutto infatti, avverrà automaticamente.  

Se la TV dovesse risalire a più di 4 anni fa invece, allora il suo sistema potrebbe non essere idoneo.

Nuovo digitale terrestre: cosa fare se non si ha compatibilità

Nel caso il proprio televisore non supportasse il nuovo digitale terrestre, andrà sostituito con uno più moderno oppure si dovrà acquistare un copro esterno, da attaccarvi. Tale “corpo” è il “decoder”. Quest’ultimo si potrà acquistare ad un prezzo di 35 euro circa, con lo standard DVB-T2 ed l’ HEVC.

In alternativa, come già accennato, si potrà acquistare una nuova TV, e tale acquisto è obbligatorio per le TV comperate prima dell’anno 2010. In tal caso infatti, sarebbe anche inutile acquistare un decoder adatto. Questo perché tali televisori non supportano la qualità HD dell’immagine, e quindi anche con il decoder giusto, mostrerebbero male o per niente i canali.

Nel caso di TV dal 2010 al 2015 invece, a quanto pare basterà acquistare il decoder esterno.

Nuovo digitale terrestre: la compatibilità con altri dispositivi

Qualcuno si è chiesto se cambierà qualcosa per l’Xbox One e per la PS4. In teoria non cambierà nulla, cioè non dovrà essere acquistato alcun elemento per adeguarle al DVB-T2. Alcuni però, hanno anche parlato dell’uso di nuovi software per permettere la compatibilità. Per capire meglio, si dovrà attendere qualche mese in attesa di spiegazioni più dettagliate a riguardo. Per ora, la legge ha stabilito normative solo per le TV.

Nuovo digitale terrestre: le differenze con quello vecchio

Le differenze tra il vecchio digitale terrestre e quello nuovo sono diverse e una fra queste, prima di tutto, è la denominazione. Il vecchio era chiamato “DVB-T” mentre quello nuovo ha il numero 2 dopo la “T”. Il primo inoltre subentrò nel 2012 e fu una vera e propria rivoluzione, perché sostituì la cosiddetta “TV analogica” con quella “digitale”.

Un’altra differenza è il fatto che il nuovo digitale terrestre permetterà di godere di una migliore qualità dell’immagine e dei video. Altro fattore, anche più importante, è il fatto che le possibilità di segnali di disturbo saranno ancora più basse.

Giada Fiordaliso