Deepfake, le notizie false su Internet si evolvono in fretta
Quello del Deepfake è un argomento che sta diventando sempre più diffuso. Si tratta di un vero e proprio problema riguardante la creazione di notizie false, anzi soprattutto di video. Come si sa, il mondo delle cosiddette “fake news” cioè news non veritiere, è sempre più diffuso. Molti siti e motori di ricerca stanno facendo di tutto per proteggersi dalle false informazioni che girano nella rete. Purtroppo però c’è una tecnica che è sempre più difficile da arginare: si tratta proprio del “Deepfake”, cioè il montaggio di video falsi. Per realizzarne uno si devono usare tecniche particolari e così sofisticate e perfette, che il video sembrerà reale.
Deepfake: che cos’è
Sotto il termine di “Deepfake” si cela sia un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più negli ultima anni, sia una tecnica particolare. La parola “Fake” viene usata per indicare un qualcosa di falso, che può essere una notizia oppure un’informazione fasulla. “Deep” invece significa “profondo”, e tale aggettivo dà proprio il senso di una tecnica molto sentita, difficile da cancellare, “profonda”, appunto. Tale fenomeno utilizza dei video falsi per dare informazioni sbagliate. Si cade così in un vero e proprio “pozzo” di inganno, perché tutte le persone che vedono le immagini, tenderanno a credervi.
La tecnica del Deepfake consiste nel prendere di mira un personaggio di solito già famoso e ad utilizzare le sue immagini in un video. Grazie alle moderne tecnologie, il video sembrerà vero e verrà ampiamente condiviso sul web.
La vittima in questione si vedrà all’interno di immagini mai girate e sarà difficile per lei dimostrare la verità. Insomma, più che di una tecnica da ammirare, piuttosto si tratta di una tecnica usata in modo sbagliato. Quella di creare filmati che sembrano reali può avere anche un lato positivo, ma purtroppo utilizzarli per dare informazioni false, no.
Deepfake: le tecniche utilizzate
Il fenomeno del Deepfake è nato intorno al 2017, ma soprattutto l’anno scorso è letteralmente dilagato sul web. È difficile giudicare i video del Deepfake come “falsi”, perché sono davvero realizzati in modo perfetto. L’utente quindi viene spinto a condividerli immediatamente, facendoli dilagare nella rete. La tecnica si chiama “machine learning” e ha caratteristiche davvero particolari. Prima di tutto consiste nell’utilizzare poche immagini, che devono rappresentare la vittima in una posizione statica.
Per realizzare tutto questo, viene sfruttata l’intelligenza artificiale che studia le caratteristiche delle foto prese in considerazione. Studiandole, ne capta i connotati e cerca di riprodurre una voce adeguata. In tal modo il tutto sembrerà essere stato ripreso da qualcuno.
Questa tecnica permette all’intelligenza artificiale di inserire in un video base le foto scelte, ma non solo. La tecnologia in questione riesce a scegliere il “video di destinazione” perfetto e più adatto a quelle immagini. In tal modo ci sarà un effetto ancora più realistico e l’utente crederà al Deepfake.
Deepfake: i soggetti rappresentati in questi video
Si possono fare Deepfake su personaggi storici, come Albert Einstein oppure Marilyn Monroe, Leonardo Da Vinci. Finché si creano filmati su questi soggetti, il Deepfake può anche essere considerato passabile. Infatti il video non andrà a ledere sull’opinione che le persone possono avere di quel determinato soggetto, dato che è morto anni fa. Gli utenti sono infatti consapevoli che un Napoleone, un Einstein oppure un Alessandro Magno sono esistiti secoli prima. Di conseguenza, nonostante il video possa suscitare ilarità, non è così grave la faccenda in questo caso. Ovviamente però dipende cosa mostra il filmato. Se si tratta di immagini offensive, anche in quel caso il Deepfake è negativo.
Il problema maggiore però riguarda il fatto di utilizzare il Deepfake su personaggi famosi, VIP di Hollywood o persino calciatori. L’obiettivo principale concerne anche la politica: tutti coloro che lavorano in questo ambito sono spesso vittime del Deepfake.
Deepfake: il problema della diffusione e le soluzioni
Il problema maggiore, come già accennato, si ha nel momento in cui il video falso colpisce persone esistenti. Queste infatti si trovano ad avere milioni di commenti sulla loro pagina inerenti tale video, quando loro non lo hanno girato. Insomma, si cade così all’interno di una rete da cui è difficile difendersi ed è difficile uscire. Secondo alcuni esperti, Google ha registrato in un solo giorno circa 3000 Deepfake. Questo è il numero medio giornaliero che il motore di ricerca registra.
Per quanto riguarda le soluzioni a tale problema, per ora si può affermare che non esistono. Il video, se mai si riuscisse a riconoscere che è falso, andrebbe segnalato al social sul quale è stato condiviso. Questo può spronare i programmatori a creare software utili alla difesa contro il Deepfake. Per ora però programmi del genere non esistono. Esistono solo applicazioni che cercano di difendere dalle Fake News, problema collegato al Deepfake. Quello che si deve ricordare è che la diffusione di notizie false mirate a mettere in cattiva luce qualcuno è perseguibile per legge. Il tutto infatti costituisce una violazione non solo al buon senso, ma anche una violazione delle norme della privacy.
Giada Fiordaliso