Cablaggio cavo Ethernet, come farlo in modo corretto
Per poter effettuare il cablaggio cavo Ethernet si devono seguire alcuni particolari passaggi ed indicazioni. Oltre a questo è necessario anche conoscere bene tutti gli strumenti da utilizzare. Inoltre si deve fare particolare attenzione durante le fasi del cablaggio. Non si tratta di un’operazione semplice da mettere in atto, e se non si è delicati si rischia anche di rovinare i cavi. Prima di iniziare si deve tenere conto dei tipi di fili che serviranno: diretti o incrociati. Inoltre è importante scegliere anche lo schema per cablarli, dato che ne esistono due diversi. Questi ultimi dipendono dal tipo di cavo, anche se il più utilizzato è lo schema 568B, ormai internazionale. Si consiglia di chiamare un esperto qualora si avessero difficoltà, oppure se non si conoscesse affatto il materiale da utilizzare. Una volta terminata l’operazione, finalmente si avrà la propria rete locale Ethernet.
Cablaggio cavo Ethernet: cosa riguarda
Per capire bene come funziona il cablaggio cavo Ethernet, prima di tutto è meglio capire cosa sia un cablaggio. Il termine indica l’insieme dei collegamenti necessari tra cavi e impianti, per far sì che ci sia una rete locale in un edificio. Di conseguenza si può dire che il cablaggio serve nell’ambito dell’elettrotecnica, delle telecomunicazioni e dell’informatica. Tramite questo particolare collegamento è possibile anche stabilire connessioni tra più strutture contemporaneamente.
Cablaggio cavo Ethernet: cos’è Ethernet
Spesso si sente nominare il “wi-fi” e un pochino meno “Ethernet”, ma si tratta sempre di reti locali. Precisamente, si tratta di tecnologie standardizzate proprio per stabilire connessione. I primi a sperimentare Ethernet furono Robert Metcalfe e David Boggs negli anni ‘70 e oggi il numero di utenti è molto elevato. Ethernet comprende quindi una serie di reti, che sono molto usate anche su metropolitane e in ambito geografico. Per collegare e avviare Ethernet serve fare un cablaggio dei cavi. Quest’ultimo si divide in varie tipologie e i metodi più utilizzati oggi sono il doppino intrecciato e fibra ottica. Questa spesso viene utilizzata anche in combinazione con interruttori.
In poche parole, Ethernet funziona collegando i suoi cavi al PC, alle consolle di gioco, a qualsiasi altro dispositivo. Un cavo può raggiungere al massimo 15 metri: oltre questa distanza si usano sistemi diversi per dare avvio alla rete. Tra questi vi sono appositi dispositivi che ripetono o reindirizzano il segnale. Si parla dei cosiddetti “Bridge Ethernet” e degli “Switch Ethernet”, due tipi di periferiche.
Cablaggio cavo Ethernet: tipi di cavi
Non si può fare il cablaggio cavo Ethernet se prima non si conoscono i tipi di cavi che usa questa rete. Ce ne sono di due tipi, ma di diverse categorie. Il primo tipo è quello dei “cavi dritti”, che collegano il computer direttamente ai dispositivi di rete. Il secondo tipo invece è quello dei “cavi incrociati”, che collegano direttamente due PC tra di loro. Questo significa che il collegamento non passa attraverso un dispositivo di rete. La categoria di cui possono far parte questi cavi può essere diversa, e quella più comune è la “5e”. Il cablaggio però avviene allo stesso modo per tutte le categorie. L’unica cosa da distinguere invece, e che avviene diversamente, è il cablaggio tra cavi dritti e quello tra cavi incrociati. L’operazione di cablaggio avviene soprattutto quando si ha a che fare con cavi particolarmente lunghi.
Cablaggio cavo Ethernet: cosa serve
Prima di effettuare un cablaggio cavo Ethernet si devono preparare gli strumenti necessari per realizzarlo. Prima di tutto serve il cavo Ethernet ed occorre decidere la sua lunghezza, che varia dai 10 ai 15 metri. L’estensione del cavo si deve decidere in base alle proprie necessità. Oltre a questo servono due plug RJ45 chiamati anche “8P8C”, cioè due connettori in cui andranno sistemati i cavi. I plug hanno in totale 8 “pin”, cioè 8 entrate che dovranno venire a contatto con il cavo. Servirà anche una forbice e una pinza crimpatrice dotata di 8 pin. Quest’ultimo strumento è importantissimo perché infatti serve per fissare i cavi Ethernet.
Cablaggio cavo Ethernet: occorrente e schemi
Per realizzare il cablaggio cavo Ethernet occorre seguire uno dei due schemi esistenti. Questi sono il cosiddetto “EIA/TIA-568A” ed “EIA/TIA-568B”. Di solito il secondo è quello più utilizzato però si deve ricordare che tutto dipende dai cavi. Infatti se si usa il cavo diretto, basterà usare lo schema 568B. Se invece serve un cavo incrociato, allora un’estremità andrà cablata con lo schema 568A, mentre l’altra con il 568B. Per il cavo dritto si dovrà tenere a mente il seguente schema: Bianco-Arancione, Arancione, Bianco-Verde, Blu, Bianco-Blu, Verde, Bianco-Marrone, Marrone. Se il cavo di rete invece è incrociato, allora si avrà B ianco-Verde, Verde, Bianco-Arancione, Blu, Bianco-Blu, Arancione, Bianco-Marrone, Marrone.
Cablaggio cavo Ethernet: i vari passaggi
Il cablaggio cavo Ethernet non è un’operazione semplice. Prima di tutto si inizia dalle forbici: con queste si toglie la guaina protettiva dei cavi. Infatti lo scopo è quello di lasciare scoperti i fili colorati, facendo però molta attenzione. La cosa più importante è muoversi con leggerezza oppure si rischia di provocare un malfunzionamento. Una volta terminata quest’operazione, basterà separare i fili ed ordinarli con gli schemi 568A e/o 568B. Per svolgere tutto ciò basterà utilizzare solo le mani, niente pinze o si rischia di rovinare i fili. Subito dopo si devono prendere nuovamente le forbici e poi tagliare i cavi in modo che siano tutti della stessa estensione. L’ideale è osservare il filo che è meno lungo e poi tagliare tutti gli altri, così da renderli tutti uguali. Altra azione è inserire ogni filo dentro il plug.
Cablaggio cavo Ethernet: fase finale
L’operazione sarà stata svolta correttamente solo se il filo sarà ben all’interno della presa. Ora la parte principale: basterà utilizzare la pinza crimpatrice ad 8 pin per fissare il tutto. Come già accennato, questo è uno strumento importante perché permetterà di ottenere la rete locale. Certamente, solo se il tutto sarà stato effettuato bene, allora la rete funzionerà. Come si è visto, il cablaggio non è un’operazione proprio semplice da realizzare. Se però si seguono i pochi passaggi che ci sono e si svolgono adeguatamente, il tutto funzionerà benissimo.
Giada Fiordaliso