Assistente Google, ecco a cosa serve
Anche per il mercato italiano, l’ azienda americana ha distribuito il suo assistente Google. Questa applicazione è stata installata su tutti i dispositivi Android con gli ultimi aggiornamenti. Per tutti quelli non non avessero ancora ricevuto l’ aggiornamento, lo possono scaricare direttamente dal Play Store. L’ assistente Google è l’ evoluzione di Google now, già presente sui dispositivi Android. Ma a cosa serve?
L’ assistente Google ha praticamente le stesse funzioni di Siri, cioè dell’ assistente dei dispositivi Apple, cioè è un assistente in grado di seguirti in varie problematiche o curiosità, basta porre la giusta domanda e l’ assistente Google risponderà nel miglior modo possibile, quando non conoscerà la risposta, sarà pronto a cercarla su internet.
L’ assistente Google si può attivare o tenendo premuto il tasto Home per qualche secondo, oppure dicendo ad alta voce la frase “Ok Google”. Vuoi sapere che tempo farà a Roma domani? Nessun problema, basta chiedere all’ assistente Google, vuoi sapere cosa vuol dire una parola in una lingua straniera? Chiedete all’ assistente Google. Sono ovviamente ricerche semplici ma non dobbiamo più perdere tempo a scrivere all’ interno del motore di ricerca.
Sfruttando la localizzazione del nostro dispositivo, abbinata al nostro assistente Google, possiamo avere informazioni in tempo reale relative ad esempio ai luoghi d’ interesse di una città che stiamo visitando, oppure avere informazioni riguardanti il cinema o il ristorante più vicino.
Con assistente Google possiamo anche attivare delle funzioni del nostro smartphone, ad esempio pronunciando la frase“accendi bluetooth”. E’ anche possibile lanciare le applicazioni, oppure impostare la sveglia o eseguire delle operazioni matematiche.
Il nostro assistente Google, oltre a conoscere anche barzellette e poesie, può essere utilizzato per motivi videoludici, infatti, pronunciando la frase “facciamo un gioco”, il nostro assistente cercherà nel proprio database dei giochi da visualizzare a display. Può accedere anche alle nostre foto, ad esempio pronunciando la frase “mostrami le foto di luglio”.
Emilio Brocanelli