Arrestata leader Huawei in Canada, il titolo ne risente
La notizia è stata data solamente poche ora fa, nonostante è stata arrestata leader Huawei il primo dicembre 2018. L’ arresto è avvenuto in Canada, per la precisione a Vancouver ed ha coinvolto la figlia del fondatore della nota azienda cinese, Meng Wanzhou. La donna, all’ interno dell’ azienda, ricopre il ruolo di direttore finanziario. Per questo motivo possiamo considerarla come un nome di spicco per Huawei. La richiesta di arresto è stata avanzata dagli Stati Uniti, nell’ ambito di un’ indagine che le autorità americane stanno portando avanti e che riguardano il furto di dati personali da parte dell’ azienda cinese per tutti i suoi utenti. I dispositivi Huawei, intanto, sono stati vietati in tutti gli enti governativi all’ interno del territorio americano.
Arrestata leader Huawei , è Meng Wanzhou
Per quanto riguarda Meng Wanzhou, venerdì 7 dicembre, un giudice canadese deciderà se la donna potrà essere rilasciata su cauzione. Tutto ciò, ovviamente, in attesa della decisione sulla richiesta di estradizione. Dall’ azienda cinese ancora non sono state rilasciate dichiarazioni ma, sicuramente, l’ accaduto ha lasciato una scia di incertezza all’ interno di tutto il gruppo imprenditoriale. La notizia è giunta in un momento nel quale, gli utenti di tutto il mondo, si apprestano ad acquistare dispositivi elettronici per Natale. La notizia potrebbe influire in modo deciso nelle vendite dell’ azienda, provocandone un gran danno, come del resto il mercato azionario che, ha risposto con un deciso segno negativo per quanto riguarda il titolo di Huawei che, in poco tempo, ha perso diversi dollari ad azione.
L’ accaduto ha inasprito nuovamente i toni tra il governo statunitense e quello cinese. La crisi dei dazi sembrava superata dopo la tregua di 90 giorni, mentre ora, questa nuova ” bomba “, rischia di far scoppiare una guerra mondiale economica che però, probabilmente, avrà solo sconfitti. Dal canto suo, il governo americano ( Trump ha fatto la campagna elettorale sui dazi alla Cina ) vorrebbe alzare i dazi per i prodotti provenienti dalla Cina mentre, lo stato orientale, non vorrebbe essere penalizzato nell’ ottica del libero mercato.
Emilio Brocanelli